Epifania Solidale con lo chef Antonio D’Angelo
Antonio D’Angelo, Chef owner di Molo47 e Executive Chef di Nobu Milano, prepara il pranzo del 6 gennaio per gli ospiti di Pane Quotidiano Onlus.
Il 6 gennaio gli ospiti di Pane Quotidiano Onlus avranno l’opportunità di prendere parte a uno speciale momento di festa e condivisione: lo Chef Antonio D’Angelo preparerà il pranzo per loro.
Presso la sede storica di Viale Toscana 28, che è stata recentemente oggetto di un importante intervento di rinnovamento, lo Chef cucinerà personalmente per cinquanta ospiti, coadiuvato da Simone Masuzzo, manager presso il ristorante Molo47 a Formentera e da Beppe Allegretta, pasticcere di Nobu Milano.
L’operazione è ideata e curata in collaborazione con Maurizio Parenti, noto gastronomo.
All’iniziativa parteciperanno i sommelier di FISAR Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori.
Antonio D’Angelo, Chef raffinato e curioso, profondo conoscitore del patrimonio gastronomico italiano e internazionale, ha maturato grazie alle numerose esperienze in tutto il mondo una personale visione gastronomica, che lo porta a sperimentare con passione materie prime e metodologie di cottura sempre diverse.
Arricchito dai significativi riconoscimenti professionali ottenuti nel corso della sua esperienza presso il rinomato ristorante Nobu di Milano, di cui guida con successo la brigata come Executive Chef, ha fondato a Formentera il ristorante Molo47, nato dalla grande amicizia con Simone Masuzzo e Daniele Bettinzoli.
Il pranzo solidale regalerà un’Epifania di festa agli ospiti di Pane Quotidiano, Onlus che ogni giorno, da oltre 120 anni, si impegna per sostenere tante persone vulnerabili e sfiduciate, che vivono con sofferenza lo stato di solitudine e la mancanza di socializzazione che spesso purtroppo si accompagnano alla loro condizione di povertà.
Ufficio stampa Pane Quotidiano Onlus:
Tel. +39 02 87286581
Pane Quotidiano
Nata a Milano nel 1898, Pane Quotidiano è un’organizzazione laica, apartitica e senza scopo di lucro, che ha come obiettivo primario quello di assicurare ogni giorno, gratuitamente, cibo alle fasce più povere della popolazione, distribuendo generi alimentari e beni di conforto a chiunque si presenti presso le proprie sedi e versi in stato di bisogno e vulnerabilità, senza alcun tipo di distinzione.
Antonio D’Angelo
Campano di origine e lombardo di adozione, il giovane Chef Antonio D’Angelo ha condotto un percorso professionale eclettico che ha definito nel tempo la sua spiccata caratteristica di consapevole comprensione a 360 gradi del mondo della cucina e delle logiche che lo governano.
Fin dalla più tenera età, il mondo di Antonio è arricchito da tradizioni legate alla gastronomia. Il padre, attento conoscitore delle molteplici varietà di materie prime della propria terra, e delle singole specificità di ciascuna di esse, si muove nella provincia per reperire le migliori. È così che bisogna andare nel paese vicino per prendere il pane a lunga lievitazione, una rarità per gli anni ’70, tra i secchi di pesce vivo al mercato di Napoli, come fosse la versione campana dello Tsukiji Market di Tokio, e in un tour per trovare le primizie dell’orto andando a contrattare dai singoli contadini, in base alle peculiarità dei loro prodotti. Sono anni di colori e profumi tra sapienti preparazioni di conserve ed incontri olfattivi di ogni tipo, dall’odore dei peperoni arrostiti lungo le strade, agli aciduli sentori del negozio specializzato in sott’aceti e sott’olio.
Dal 1991 al 2003 ha collaborato come Chef de Partie in diversi hotel e ristoranti del nord Italia e come Sous Chef in due rinomati ristoranti del Bresciano tra cui lo stellato Leon D’oro.
È nel 2005, dopo un anno nelle veci di Sous Chef al ristorante Nobu di Milano, che lo Chef partenopeo viene scelto da Giorgio Armani per diventare il proprio Personal Chef, riconfermandosi in questo ruolo per quasi un quinquennio.
Dal 2009 ad oggi vive la sua esperienza più gratificante alla guida della brigata del ristorante Giapponese Fusion di riferimento mondiale che porta il nome del suo creatore Nobu. Sono anni di intenso lavoro e di innumerevoli soddisfazioni professionali sia dal punto di vista della crescita in ambito gastronomico che di successo commerciale.
La continua condivisione di esperienze durante le numerose iniziative tra Chef all’interno del circuito dei vari ristoranti Nobu presenti in ogni parte del globo, e con lo stesso Matsuhisa, hanno orientato Antonio e l’interpretazione della propria cucina ad un’appassionata visione globale dell’utilizzo di ingredienti, materie prime e spezie, e ad una continua sperimentazione di nuove metodologie di cottura per un’ulteriore valorizzazione dei suoi piatti.
All’attivo si ricordano eventi d’eccezione a quattro mani durante i quali lo Chef ha condiviso la mise en place, con Chefs di riferimento mondiale quali i fratelli Cerea, Gennaro Esposito e Mitsuharu Tsumura.
La cucina di Antonio parla molte lingue dalla profonda e tipicamente giapponese cura del particolare, passando al variegato ma sapiente uso di spezie asiatiche come d’origine sud americana, per arrivare alla irrinunciabile presenza di una tradizione italiana rivisitata senza eccessivi orpelli e fuorvianti divagazioni.
Linearità e semplicità sono alla base delle sue creazioni e della loro presentazione. Un tocco di fine azzardo crea il giusto movimento nei gusti e nei profumi per lasciare il palato sempre delicatamente incuriosito e lo stomaco piacevolmente soddisfatto.